“…E la neve aveva scelto di cadere in una circostanza speciale: quella sera si inaugurava il nuovo salone danzante “La Raganella”. Era il 24 dicembre 1959.
“Salone danzante”, che nome goffo, si direbbe oggi, per un luogo di divertimento musicale, eppure allora andava così.
A Trino poi una vera sala solo per il ballo non c’era mai stata, a mia memoria.
Quella sera ero tra i privilegiati che potevano assistere, gratis, all’atteso avvenimento mondano di fine anno in quanto, malgrado la giovane età, avevo un compito particolare: addetto al guardaroba, con mia madre.
L’entrata e la sala, già verso le 20.30, erano strapiene.
C’era una voglia di mostrarsi, di divertirsi, di ballare, di… moscato (non champagne!) che sì toccava con mano.
Sembrava di assistere al tramonto dei tempi grami, come se da quel giorno iniziasse una stagione migliore, la stagione che poi si chiamò del “boom economico”…